Consiste nel trattamento endoscopico dell’ipertrofia prostatica. Sitratta di una tecnica chirurgica mini invasiva che non prevede tagli sul corpo ma solo il passaggio di uno strumento, chiamato resettoscopio, dall’uretra peniena con all’interno una sonda laser. Il laser asporta la porzione di prostata ingrossata che successivamente viene ridotta in piccoli frammenti ed aspirata.
Il Paziente non avverte alcun dolore durante la procedura grazie ad una anestesia spinale o generale e viene dimesso dopo circa due giorni di degenza senza alcun catetere ma urinando spontaneamente. Le possibili complicanze legate a questa procedura sono i sanguinamenti, le infezioni urinarie e delle vie seminali, fenomeni cicatriziali ostruenti che possono necessitare di revisione operatoria.
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